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Tabor Gallery (Canterbury)

Pastello: "Woman" I pastelli di Luciano Valensin emanano una ricchezza di colore tale da far trattenere il respiro.

Brian Stewart

Alba Visconti - Le visioni del Sentimento

Pastello: "Sunflowers" Guardando la febbrile e incessante produzione di Luciano Valensin non si può fare a meno di notare come il suo interesse si concentri, particolarmente, sulla figura femminile, ripetuta quasi ossessivamente. Infatti, anche quando si accosta alla raffigurazione della natura, il suo interesse formale resta il medesimo: la spalla della figura e la collina che accoglie un albero o dei fiori sono "composti" con lo stesso criterio nel telaio spaziale.
Sono composizioni in cui l'ordine rigorosamente schematizzato dalla forma pura e chiusa, pur rispettandone l'oggettività, viene trasfigurato ed è prodotto mediante la riduzione dell'immagine ad espressione poetica che prosegue, oltre che nei volti dell'adolescenza, anche nei frammenti di paesaggio.
Alla verità del soggetto il pittore giunge tramite il sentimento: il viso delle ragazze - raramente sorridenti - racchiude la malinconia di una coscienza interiore che si rivela attraverso uno sguardo vagamente languido. Egli cerca di carpire la condizione esistenziale dei soggetti e il raffigurarli diviene partecipazione alla realtà umana che in essi è racchiusa. Quella dell'artista è conoscenza e insieme contemplazione dell'armonia nascosta dietro l'apparenza del volto; vuole fermare la realtà di quel momento. Queste figure, nonostante i continui tentativi di movimento, restano in prevalenza costrette entro la salda linea di contorno che da sola plasma e definisce il volume. Un segno denso e preciso, ampio e dolcemente armonioso che contribuisce a pronunciare gli aspetti caratteristici del personaggio e insieme alle sfumature del tratto grafico - da cui si dipanano vibrazioni uniformi e prolungate, calcolate in equilibrio con il soggetto - trattiene la luce e restituisce vitalità e dimensione al rappresentato.
La linea non è intesa come il limite o il contorno di ciò che si rappresenta: essa è solo il confine che interrelaziona una campitura di colore con quella adiacente.

Altra soluzione stilistica che caratterizza il percorso artistico di Luciano Valensin - che lo ha portato ad acquisire una freschezza di segno - è l'insistita grafia che costruisce l'immagine con tratti ravvicinati: la misura delle gamme cromatiche accentua questi valori e mette a nudo la fonte ispirativa dei ritratti.
Lo spazio e i corpi si giustappongono su due campiture disposte sullo stesso piano ma diversamente colorate: tutti gli elementi hanno la stessa importanza formale e creano un dialogo paritario e continuo tra la realtà del soggetto e quella del mondo. La prospettiva è suggerita ma contemporaneamente annullata dalla linea di contorno - un solco nero che divide il colore come nella costruzione delle vetrate - fortemente segnato che salda in una sola superficie le diverse parti della figura (o degli elementi naturalistici) al fondo. Infatti i colori sono ancorati in una rigorosa struttura e le immagini subiscono un appiattimento che ricorda appunto le vetrate gotiche o gli affreschi romanici.
L'attenzione è calibrata - tra la raffinatezza e la morbidezza del colore e l'incisività del disegno - in una simultaneità di moti, nel gioco serrato delle curve e delle masse chiare e scure. Ne risulta la semplicità espressiva delle composizioni, la vitalità cromatica, la linea scura trattata con ritmi curvi e ondulati ed una certa deformazione delle forme; dei colori irreali e un tratto marcato libero e sinuoso.
Anche se il campo di ricerca di Luciano Valensin si concentra su una tematica costante, vi è però una mutazione in questa continuità: la superficie fisica dei suoi quadri assume andamenti grafici diversi e le assonanze delle tinte pacate, ma al tempo stesso calde, con l'uso della tempera o dell'olio sotto il pastello, prendono una brillante luminosità e contribuiscono ad accentuare un risultato di tristezza e distaccamento del soggetto.

Alba Visconti

Luciano Valensin, artista pittore e poeta
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